Marco Vichi e la cassetta di cottura.

Se la cassetta finisce tra le pagine di un libro…

Eh sì, proprio così. Marco Vichi, il commissario Bordelli e la cassetta di cottura. Nell’ultimo romanzo dello scrittore fiorentino, Ragazze smarrite pubblicato a inizio estate – a un certo punto della narrazione entra in scena una strana scatola. L’ambientazione è quella di una delle tante cene, cui Vichi ha abituato i suoi lettori, durante le quali il commissario raccoglie storie e aneddoti di vita. Piccoli straordinari racconti nel racconto. Durante una di queste serate, dunque, Bordelli, si trova tra le mani una cassetta di legno portata per la cena da uno dei commensali: un oggetto “misterioso” che si scoprirà ben presto contenere del cibo…

“Una cassetta dove si cuoce” spiegò il Botta con l’aria di chi dice un’ovvietà. “C’è dentro un aggeggio elettrico?” “Ma no…” “Allora è una scatola magica” “E’ come l’uovo di Colombo… E’ una semplice cassetta di legno ben chiusa, con dentro uno spesso strato di lana. Metto una pentola sul fuoco, ad esempio con dei fagioli, in un quarto d’ora la porto a ebollizione, poi la chiudo là dentro, e dopo quattro o cinque ore i fagioli sono cotti” “Così, senza fare altro…” “Magnifico, dove l’hai trovata?” chiese il commissario sempre più curioso “Questa l’ho fatta io, non ci vuole nulla. Ho usato la lana, ma ci si può mettere il fieno, o magari dei trucioli di legno”. (Ragazze smarrite, Guanda ed., pp. 219 e seg.)

Già, una scatola self made, nell’Italia degli anni ’70, realizzata prendendo spunto da un libricino di trent’anni prima, per non sprecare in tempi di piena guerra.  Ma al commissario Bordelli sarebbe di sicuro piaciuta di più una cassetta delle nostre, fatte a regola d’arte!

Marco Vichi e Filo&Fibra

In effetti il filo che lega Marco Vichi, il commissario Bordelli e la cassetta di cottura è proprio il nostro “filo”, quella della cooperativa “Filo&Fibra”. Ormai è un rapporto di amicizia e di reciproca stima: quest’estate è intervenuto come ospite agli incontri de La Terrazza a S. Casciano dei Bagni, in occasione del “Racconto del territorio”.

Eccolo qui  in uno scatto rubato alla fine della serata:

Non è la prima volta che il noto scrittore dedica una storia alla cassetta di cottura e per chi se la fosse persa, eccola qui.

Bene.

Quindi la nostra proposta è la seguente:

mettete qualcosa in pentola,

portate a ebollizione,

riponete in cassetta e durante la cottura …

godetevi comodamente un’avventura del commissario Bordelli!

Articolo e foto di Sara Selmi